C’era una volta Bluetta,un’affascinante scarpetta blu,che
dall’alto dei suoi tacchi ballava spesso il tip-tap con le altre amiche della scarpiera magica.Era una scarpa un pò speciale, apparteneva infatti alla confraternita delle Scarpe delle
fate”. Ma perché, direte voi, le fate indossano scarpe particolari? Eh sì,certo
che sì. Per ogni incantesimo, per ogni magia c’è la scarpa giusta.Un polacchino ad esempio,non può essere certo utilizzato
per un filtro d’amore.Troppo rigido, affettato, manca di fantasia e passione..Bluetta era la scarpa preferita dalla fata Turchina. A quanti balli a quante feste di Re,principi e principesse
aveva partecipato! Addirittura il Principe Azzurro si era ispirato a lei per la
forma della scarpa di vetro che avrebbe calzato la dolce e bella
Cenerentola ..
E poi aveva un paio di amici,fratelli gemelli,che la
divertivano molto.Erano un bel paio di stivali di pelle lucida,gli stessi
indossati dal veloce Gatto degli stivali,e insieme facevano certe corse….
Un’altra amica di Bluetta era Martina,la scarpa preferita
della Fata Ballerina.Era la fata che accompagnava in giro per il mondo le più
promettenti bimbe in tutù e calza maglia,proteggendole dagli agguati del
temibile stregone Inciampone,quello che, proprio come dice il nome,fa inciampare
e cadere le piccole ballerine.
”Presto,presto Bluetta preparati dobbiamo scappare”
Un,due tre
ecco la scarpetta calzare con la sorella gemella i piedi della fatina,incominciando
poi a sorvolare montagne e città in un volo nell’azzurro.
“Cosa sta succedendo?”chiese Bluetta alla sorella
scarpetta.
“Non ne so niente,sono anch’io sorpresa quanto te”rispose
la gemellina.
E continuarono così a volare finchè atterrarono
in una grande radura dove splendevano mille luci Dov’erano capitati?Ma sì, si
ricordarono poi, era il centotreesimo compleanno di Spolverina! Eccola là
infatti circondata dalla sua magica polvere fatata mentre mormorava:
“Luce di
sole, luce di luna, polvere d’oro,polvere d’argento,fate in modo che la festa sia
un vero portento..”
E così fu. Ma la parte più divertente fu la gara di tango
fra fate elfi e maghetti.Veramente indimenticabile.Specialmente per Bluetta.
Perché proprio durante un passo di danza e una mirabolante
piroetta fece una serie di simpatici incontri :le babbucce di seta e fili di
luce dell’alba d’oriente del Gran califfo indiano,potente mago dagli occhi
incantatori,gli stivaletti texani di maghetto John,che apparteneva a una nuova
generazione dei signori della magia trasferitesi oltreoceano,e poi le scarpette
verdi di erba e rugiada dell’elfo del bosco incantato.
Ma l’incontro più importante fu quello con un accattivante
mocassino,calzato dal mirabolante Cavaliere Errante,che da secoli e secoli
solcava cieli e mari per difendere i più deboli.
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