che vola nel cielo di Genova e di tante nostre città di questa bellissima Italia. Una fiaba scritta tempo fa, sempre attuale.
Era la sera di
Natale: tersa,luminosa e profumata.I tetti dei palazzi genovesi affacciati sul
mare scintillavano di luci colorate, e mille visi e mille voci si fondevano
nel labirinto dei carrugi.
Ma, guardando lassù, in alto, si poteva notare una misteriosa presenza: c’era una bolla,una grande sfera trasparente che navigava nel cielo e ne assumeva le sfumature di un blu intenso.Cosa c’era dentro? Era piena? Era vuota? No, dentro c’era qualcosa,qualcosa di leggero e impalpabile,ma di grande intensità…Dentro la bolla c’era la musica.La musica delle nostre emozioni e dei nostri sentimenti.E navigava navigava nel cielo,riempendosi della musica dei nostri cuori, dei nostri sogni,dei nostri desideri.
Ognuno ha la sua musica,ognuno sente la sua musica.
Intanto la bolla veniva
spinta dalla brezza marina dal Porto Antico verso la città fino ad accarezzare
le guglie del duomo di San Lorenzo, i marmi bianchi di Palazzo Ducale, i
giardini pensili delle antiche dimore del cinquecento che conducevano nella Via
Aurea dei genovesi per dirigersi infine verso le alture.
E la musica dei sentimenti
aumentava sempre più in una sinfonia di dolcezze e di affetti,in un turbine di passioni e di
amarezze.
“ Vorrei essere un gabbiano
e volare tra le onde spumeggianti,respirare la brezza del mare,sentirmi parte
dell’acqua che scorre,e fluire senza tempo e senza meta in un mondo azzurro e
fresco,di pace e di armonia”suonava una delle voci nella bolla.
E ancora “ se il mare fosse giallo,se il cielo
fosse rosso,se il sole fosse blu,vorrei avere un pennello incantato per giocare
con i colori dell’arcobaleno e ridisegnare i contorni della realtà.” si sentiva
in una melodia.
Anche pena e
affanno esprimevano la loro
intensità “cristalli di dolore imprigionano il mio cuore e
velano gli occhi di tristezza,ma la forza di una speranza donerà forse nuovo
calore alla mia giornata.” rimbombava cupo nella profondità.
La bolla rimbalzava adesso dalle colline coperte
di aranci,limoni e ulivi,dove l’ aroma delicato e persistente del basilico
profumava l’aria, ritornando poi verso il mare spumeggiante,illuminato dal faro
del porto.Sembrava quasi che anche le sirene partecipassero a questo magico
cantico dei sogni e delle emozioni.
“Vorrei essere un coriandolo fra
i coriandoli trasportato in un turbinio di vento,volare nell’aria e posarmi con una carezza sui tuoi capelli ”squillava allegra una
voce argentina.
Ma ecco che un soffio di
brezza spostava di nuovo la sfera dal mare verso l’interno della città. E
a Sottoripa un arcobaleno di spezie e di
essenze d’Africa e d’Oriente si mescolava alla melodia di lingue e dialetti
vicini e lontani e al ritmo incessante delle percussioni dell’anima…
La bolla continuava così il
suo viaggio disegnando nella notte
pennellate d’emozioni.Volava,volava fino ad arrivare nuovamente sopra Piazza De
Ferrari dove un grande albero splendente di luci accoglieva una folla di
grandi e piccini, di razze e culture diverse, riunita in un augurio di
felicità.
E fu lì,fu proprio lì che la
bolla si frantumò in una miriade di piccole stelle, che esplosero in una musica
festante e gioiosa.La piazza si trasformò così in una ghirlanda danzante e
colorata con un sogno di speranza nel cuore aspettando, tutti insieme, l’ultimo
tocco di mezzanotte.
Buon Natale Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino, Bologna, Palermo, Venezia..
Buon
Natale Italia