giovedì 9 aprile 2015

C'era una volta...in Sudamerica. ICWA ALLA FIERA DEL LIBRO DI BOLOGNA

C'era una volta...Once upon a time...Había una vez...Le parole volano lievi dall'Italia al Venezuela, sorvolano l'oceano, giocano con le onde, saltellano al vento, trasportano le storie d'avventura, d'amicizia, di fantasia, piene di colore e di emozione degli scrittori italiani per l'infanzia.Non sono solo parole che galleggiano nell'aria. Sono fiori profumati che, se riescono a crescere nel cuore dei bambini, donano un'aroma intenso e avvolgente che riempie e illumina, un seme da coltivare e curare durate l'intera esistenza.

" I libri per bambini possono favorire i cambiamenti e costruire lettori più sensibili" con questo pensiero l'autorevole critico venezuelano  Fanuel Hanan Diaz ha accolto nel saggio "Visti da lontano" edito da Interlinea Editore e promosso da ICWA  (Italian Children's Writers  Association), i contributi letterari di una buona parte degli autori  dell'Associazione che hanno aderito all'iniziativa per creare un ponte "narrativo" e di conoscenza fra l'esperienza italiana e quella del Sudamerica.  Tanti gli scrittori e i libri, impossibile citarli tutti,  che testimoniano la varietà di stili, di spunti creativi, di tematiche raccolte dal quotidiano e dall'universo del fantastico per sorprendere, emozionare, coinvolgere i più piccini e gli adolescenti. 
Ma sintonizzarsi con i "piccoli" significa anche e soprattutto recuperare quella parte del sé bambino che abbiamo nascosto e trascurato per molto tempo. Dopo l’adolescenza spesso “archiviamo”le emozioni e  le suggestioni che hanno colorato la nostra infanzia.
Quasi con vergogna, con timidezza, anche con presunzione chiudiamo la porta all’arcobaleno che ha dato spesso luce ai nostri pensieri, ai nostri primi sogni. Ecco cosa fa lo scrittore, riapre la porta per guardare ancora quell'arcobaleno.

Il libro è stato presentato durante la recente Fiera del libro di Bologna con gli interventi di  Fanuel Hanan Diaz, Roberto Cicala, Anna Lavatelli e Manuela Salvi in una sala affollata di autori, insegnati e traduttori.  
E durante l'incontro nasce un altro germoglio: "Perchè non promoviamo la poesia?" Roberto Piumini lancia un suo seme.
Un seme che speriamo attecchisca in profondità perchè la poesia non è solamente giocare con le parole in rima, è una carezza sull'anima, è aprire il cuore  a quell'arcobaleno  e a quei profumi tanto spesso dimenticati... 

Nessun commento:

Posta un commento