mercoledì 28 dicembre 2016

PICCOLO CHEF GIOCA AI FORNELLI:BUON CAPODANNO

Oggi una fiaba in cucina in attesa di Capodanno!

Era diverso tempo che Fagiolino si cimentava da piccolo cuoco,o meglio, chef, come si usa dire  oggi. Era  sempre stato un bongustaio, e sin  da quando aveva pochissimi anni  gli piaceva pasticciare in cucina guardando la mamma. Poi questa passione era cresciuta, alimentata anche da quello che vedeva in televisione e da tutti quei bambini suoi coetanei che incominciavano a gareggiare fra di loro a suon di padelle. Sembravano divertirsi un mondo!
“ Giocare con il fornello fa bene al cervello” era diventato ormai il suo motto. Anche perchè mentre cucinava gli piaceva canticchiare le ricette in rima.E così quel giorno avrebbe preparato una cosa semplice, ma gustosa e soprattutto deliziosa. A casa c’era la sua amica Martina, l’amica del cuore e non voleva fare brutta figura, anzi aveva deciso di prenderla per la gola!
Ecco la sua ricetta rap:

Prendi delle fragole
rosse e saporite,
sai quanto da tutti
siano sempre gradite
dopo averle lavate
e asciugate con cura
sciogli della cioccolata
fondente e scura
poi tuffaci le fragole 
a una a una
infilandone su uno spiedino
sottile e carino
mettile  in frigo a raffreddare
e poi non ti resta che
incominciare ad assaggiare
questo dolce fresco e
assai goloso che si
prepara velocemente
ma si gusta lentamente….

Quella sera quando portò in tavolo il grande vassoio colmo di fragole al cioccolato al ritmo  della sua ricetta rap vide gli occhi di Martina  spalancarsi di meraviglia.
“Ohhh” esclamò lei .
Poi lo abbracciò.Non l’aveva mai fatto così con calore. Fagiolino capì che aveva fatto centro. Era diventato il suo eroe, con pochi tocchi di mestolo e cioccolato.

 “Stare al fornello fa bene al cervello”. Il suo motto funzionava davvero bene.
Buon anno nuovo :)

martedì 6 dicembre 2016

RADIO CUORE PER ASCOLTARE NEL SILENZIO


Era una giornata luminosa.  La mamma aveva proposto a Fagiolino una passeggiata nel bosco. Nel loro bosco, il bosco “magico”, come l’avevano chiamato. Lì dove, per la prima volta, la mamma aveva sentito parlare il suo bimbo ancora nella pancia. Era il loro segreto, che custodivano gelosamente. Non era molto lontano della città e l’avevano raggiunto facilmente. Avevano incominciato a camminare immersi nel verde. In silenzio, si tenevano la mano. Intorno pace e profumo di erba. Sembrava di essere in una fiaba, tanto era tutto perfetto, si aspettavano di veder sbucare da un momento all’altro i sette nani di Biancaneve!
Fagiolino ad un certo punto sbottò:”Quanto silenzio! Mi mancano i clacson delle macchine, le risate dei compagni, anche le urla dei cuginetti. Insomma un po’ di rumore!”
La mamma sorrise “ Sediamoci qui” e indicò una grande quercia.
“Ascolta la natura” aggiunse poi.
” Concentrati”
Il bambino seguì il suo consiglio e a poco a poco incominciò a sentire i piccoli rumori del bosco: il brusio delle api, la sinfonia del vento che giocava con gli alberi, gli scoiattoli che saltellavano sui rami.Persino le formiche  mormoravano fra di loro con una vocina sottile sottile; gli sembrava quasi di capire quello che dicevano:
“C’è una grossa briciola laggiù, andiamo a prenderla.”Incitava una simpatica formica.
Un leprotto passò rapido muovendo le lunghe orecchie, dietro di lui una coniglietta paffuta.
“ Sono più veloce di Speedy Gonzales” si vantava saltellando contento.
Ascoltando con attenzione il silenzio si era trasformato in mille voci.
“Parla poco, ascolta assai e giammai tu fallirai”gli cinguettò un uccellino all’orecchio.
Fagiolino era stupefatto. Come aveva fatto a comprenderli? Era forse passata di lì la sua amica Fata Turchina che gli aveva dato una mano?  Aveva imparato una cosa nuova, questo era evidente anche a lui.
La mamma gli era rimasta accanto, seduta sotto l’albero. Con gli occhi chiusi anche lei aveva ascoltato le parole piene di magia che provenivano dal bosco. Il tintinnare delle fragoline, rosse e profumate, che sussurravano all’ombra di un grande cespuglio, lo sbadiglio delle campanule azzurre accarezzate dal vento; la musica della natura la sorprendeva sempre.
.Quando aprì gli occhi vide Fagiolino che la guardava colmo di stupore.
 “Mamma, mamma  sai cosa è successo? "e raccontò quello che aveva sentito.
“ Ti dirò un piccolo segreto” rispose lei “ non si ascolta solamente con le orecchie ma anche con il cuore. E quando ti sintonizzi su questo speciale canale riesci a percepire le cose più vere”.
Ritornarono a casa pieni della musica delle voci del bosco.Fagiolino  incominciò ad ascoltare spesso “radio cuore”, lasciò aperto il canale delle emozioni e imparò a capire anche il miagolio della sua gattina Pallina!
Ma non abbandonò mai l’dea che accanto a sé vegliava una piccola fata dalle mille sfumature azzurre  come il cielo.