mercoledì 28 novembre 2018

ICWA E LE STORIE:IL POTERE EDUCATIVO DEL RACCONTO


Eccoci di nuovo a Scampia, in una lattiginosa giornata di novembre con le "vele" davanti a noi, immense  e malinconiche
Siamo un "pool" di scrittori per l'infanzia, arrivati da tutta Italia per l'appuntamento di Scampia Story Telling promosso dall'Associazione Italiana Scrittori per l'Infanzia, ICWA .Tiziana Bruno è ormai padrona di casa insieme alla dirigente della Scuola Primaria Eugenio Montale Paola Carnevale e ci  guida  nel labirinto di aule dell'istituto.

Ci siamo tutti, a partire dal maestro Roberto Piumini con il suo magico tamburello e dalla presidente ICWA dall'aurea lilla, Manuela Salvi.
Siamo o non siamo portatori sani di fantasia?

E poi Eleonora Bellini, Tiziana Bruno, Giuditta Campello,Vichi De Marchi, Carolina D'angelo,Simone Dini Gandini, Barbara Pumhosel e la sottoscritta, tutti armati di storie buffe, incantate, storie per crescere, sognare, viaggiare.
Ed ecco arrivare i bambini, con i loro occhi pieni di entusiasmo, il vero motore del Festival, che ci accolgono con amore. Si, proprio amore, perchè capiscono che siamo lì per loro, solo per loro, e che siamo anche noi un pò bambini,ci comprendiamo, il loro mondo è il nostro e  la lettura è il portale che unisce questi mondi.   

C'è bisogno di storie: il distacco dalle emozioni non forse il male del secolo?
Sempre più connessi al mondo digitale, ma sempre più soli, bambini e adolescenti si allontanano dal quotidiano per coltivare emozioni fragili, cresciute in serra, senza profumo.
Abbiamo parlato proprio di questo nel pomeriggio in una tavola rotonda alla Biblioteca di Scampia, vero miracolo in una terra di frontiera, provata dalla sofferenza, ma che non vuole rinunciare alla speranza, al cambiamento attraverso il potere della lettura, vissuta, che crea empatia, che permette di immedesimarci nei personaggi dei racconti e vivere esperienze nuove, provare emozioni, capire il punto di vista diverso dal nostro.

Ripensare l'educazione: il potere educativo del racconto, con il patrocinio del Comune di Napoli, Consiglio Regionale Campania e del  Gruppo editoriale  Raffaello, è stato un momento utile di confronto.Tante le voci, quelle degli scrittori accanto agli educatori e alle istituzioni, e la promessa, con Anna Maria Palmieri, Assessore all'Istruzione del Comune di Napoli, di rivedersi e trovare un percorso comune. Storie per crescere, storie per educare.
Evviva le storie.

giovedì 1 novembre 2018

STORIE PER CRESCERE AL PREMIO CANDELAIO JUNIOR

 Eccoci di nuovo con il Premio Candelaio Junior che si svolgerà a Nola il 18 gennaio prossimo.

Curiosi dell'identità dei nuovi premiati? 
Questa la rosa: Fulvia Degli Innocenti da Milano, Anna Sarfatti da Firenze, Cristina Zagaria e Michele Casella dalla Campania. Un pool di scrittori impegnati da anni a raccontare storie tessute con i fili "magici" della fantasia...  

Ormai al terzo anno il Premio è occasione per promuovere la lettura nelle scuole su temi sensibili e complessi, grazie allo sforzo di Rosa Barone e Autilia Napoletano dell'Associazione Passepartout che da impulso al'evento.La direzione artistica è a cura di Chiara Patarino.

Letture a misura di bambino per imparare, crescere, sognare, comprendere e stimolare empatia.
Il distacco dalle emozioni non è forse il male del secolo? 
Sempre più connessi al mondo digitale ma sempre più soli, bambini e adolescenti si allontanano dal quotidiano per coltivare emozioni, fragili, di vetro, perchè cresciute "in serra", al riparo della realtà, anche la più semplice.

Come dice il Professor Galimberti:

La scuola dovrebbe essere strapiena di letteratura, soprattutto di romanzi, che permettono di definire le proprie emozioni immedesimandosi nella vita degli altri. Il razzismo nasce proprio dall’incapacità di riconoscersi nell’altro, e su questo dobbiamo intervenire oggi più che mai”....

E allora che si continui a leggere, oggi più che mai.

venerdì 7 settembre 2018

UNA CANZONE GUSTOSA PER PREPARARCI AL TEMPO DELLA SCUOLA!

Eccoci tornati dalle vacanze. Come vi sentite? Pimpanti? O melanconici per le spiagge abbandonate, gli ombrelloni chiusi, i tuffi dimenticati?

Eccoci allora mamme e bambini con il ballo del timballo da ballare insieme mentre bolle l'acqua per un piatto di pasta fumante!
In rima un canzone gustosa per prepararci al tempo della scuola!

C’era una volta un fusillo
tutto giallo e molto arzillo
i suoi fratelli fusillini più non trovava
e solo in un nuovo mondo
tutto scuro si trovava…….

Ad un certo punto però
nel buio
qualcosa intorno a lui si arrotolò
che spavento fu per Camillo
tutto giallo e molto arzillo!

Era forse un vermetto?
Doveva mettersi un elmetto?
Cosa dite voi bambini……
ma Camillo era fortunato
in un guaio non era certo capitato
Si trattava di uno spaghetto…..
un certo Ughetto,
un’amico davvero perfetto

Agli amici del mondo pastoso
lo presentò
una gran festa per lui si organizzò
pennette tagliatelle e bucatini
volevano tutti stargli vicini…..
ma attenzione c’era un nemico
il mattarello matto e cattivello
Cosa faceva il birbantello?

Stendere tutti come lasagne
era il suo grande divertimento
ma per ravioli e tortellini
tutti pieni e morbidini
era invece un gran tormento!

Mattarellik
così si chiamava
non riuscì a fare la
frittata
la sua cattiveria fu fermata
e i nostri amici del mondo pastoso
finalmente
fecero un po’ di riposo….

Festeggiarono la pace
con il ballo del timballo
e tutti insieme formarono un girotondo giallo
lo balliamo tutti insieme?
un passo indietro e
un passo avanti
mescoliamoci tutti quanti
si aggiunge poi tanto ragù
e saltelliamo di nuovo in su!


martedì 31 luglio 2018

BALLETTO NAZIONALE DI CUBA; OLE'



Balletto Nazionale di Cuba

Un pubblico napoletano  folto e caloroso ha accolto il Balletto Nazionale di Cuba in scena al san Carlo di Napoli. La compagnia che  nasce all’Avana  nel 1948 grazie a Alicia Alonso , ballerina e coreografa di fama mondiale, una delle personalità più rilevanti nella storia della danza, esprime  sul palco lo spirito gioioso del paese trasmettendolo agli spettatori che contraccambiano con frequenti applausi.
Un bosco magico in un’atmosfera surreale e  la  malia delle note di Chopin fanno da sfondo al primo balletto: le “Silfidi”con la coreografia di Alicia Alonso e tratto dall’originale di Mikhail Fokin con il quale l’artista cubana ha lavorato direttamente realizzandone il montaggio per il balletto Nazionale di Cuba.  Le Silfidi , spiritelli dell’aria, figure romantiche ed evanescenti sono interpretate con grazia dalle danzatrici cubane che si muovono con  morbidezza e sincronismo. Leggeri e sinuosi Anette Delgado e Alejandro Virelles, nel pas de deux ci trasportano in un mondo di fiaba in cui la crudezza della realtà scompare per lasciare spazio alla dolcezza del sogno, alla ricerca romantica dell’ideale femminile.
Diversa l’ambientazione del brano “Elegia per un giovane –in memoria  di Fabio Di Celmo”con le musiche di Antonio Vivaldi e la scenografia di Alicia Alonso.Qui i toni sono più decisi e intensi, i passi dei ballerini sono pieni di vigore, elastici, acrobatici. Prevalgono emozioni forti a sottolineare la drammaticità di  un episodio di cronaca nera,la morte di un giovane italiano Fabio Di Celmo  vittima di un atto di terrorismo all’Avana, da cui prende spunto il balletto . I valori morali e umani sono rappresentati da personaggi simbolici , il mago il domatore, gli acrobati , il pagliaccio. L’impressione è quella di un quadro vivente che comunica con la voce del movimento , pennellate di colore  a ritmo di danza.
L’ultimo titolo in programma è Didone abbandonata” con musiche e libretto di Gasparo Angiolini  sulle linee guida dei poeti  Virgilio e Metastasio. Con questa toccante scenografia la Alonso, che a sua volta era stata interprete d’eccezione nel ruolo di Didone,  ha ottenuto il Premio della Critica di Danza al XIV Festival Internazionale di Edimburgo nel 1991. Tragico è il destino della regina cartaginese  Didone, già vedova di Sicheo .Innamoratasi del giovane Enea, non regge al suo abbandono  e non trova altra via che il suicidio. Vivide le scene, intense le interpretazioni del corpo di ballo,dei primi ballerini Viengsay Valdés in Didone, Elier Bourzac in Enea, e del re moro ballato da Josè Losada.
Una Alicia Alonso visibilmente emozionata si è affacciata sul palcoscenico in chiusura dello spettacolo. Napoli è da sempre nel suo cuore e questo spettacolo rappresenta la sua rentreè nella città partenopea dopo trent’anni, così sentita da donare al museo del San Carlo ( durante un incontro nel foyer del teatro il 23 novembre)  le sue scarpette, con cui aveva ballato “Giselle” nel 1953. Il Festival della Danza, curato e voluto dalla Direttrice Alessandra Panzavolta si conclude quindi con un dono prezioso che unisce genti e paesi diversi attraverso una comune emozione  e con l’augurio di nuove interessanti  iniziative  .   


martedì 24 luglio 2018

Acqua frizzante caduta dal cielo


Che caldo l'estate! Si suda, si sbuffa e l'unico desiderio è un bagno in mare e un bicchierone di acqua gelata!

E a proposito di acqua cosa ne pensano i bambini di questo elemento così prezioso per la nostra vita?

Ecco qualche poesia di bambini della Suola primaria G. Deledda di Roma.
Incominciamo con Daniela:



Sei il principio della vita...
Ma da dove vieni?
Esci dal rubinetto. 
Ma da dove vieni?
Sono una goccia d'acqua caduta dal cielo,
grazie al sole sono evaporata,
sono diventata nuvola
poi ho preso freddo
e mi sono trasformata in un fiocco di neve.
Ho attraversato monti e valli
per arrivare da te e donarti la vita...

questa è di Gianluca
La  pepsi-cola non è buona,lo sai
se l'acqua non ci metterai...
Ogni persona vive con l'acqua
sempre meglio averla in casacca,
è inutile non ne puoi fare a meno
è di certo più importante di una mano!
Guarda che è importante,non lo sai?
Se non bevi morirai!



e ancora Lorenzo...

Acqua sei indispensabile alla vita 

e scorrendo sei infinita
In piscina con te si può stare perché dentro di te, 
posso nuotare e sguazzare
Acqua sei frizzante e naturale 
Tu del creatore sei in dono speciale, tu si , che bene mi fai stare
Perciò non ti devo sprecare.

               
 I bambini hanno una particolare sensibilità sulle tematiche ambientali, sono come stelle  che hanno bisogno solo di un pò di energia per risplendere...

Chissà cosa ne pensano della plastica?

Ne parleremo presto...

lunedì 18 giugno 2018

INDOVINELLI IN ALLEGRIA

Tutti in vacanza!!!! Che ne dite di qualche indovinello per giocare imparando? 

Allora partiamo.... Spremiamoci le meningi....

Le risposte sono in fondo: 


1
In un posto caldo caldo
c’è una pianta misteriosa….
è graziosa
e appetitosa
dei “bacelli” sono attaccati
sembran quasi dei  palloni schiacciati
Giallo – rossi e d’altri colori
Molto belli da vedersi fuori

 All’interno dei semini troverete
Che poi vengono raccolti e lavorati
E alla fine in un cibo trasformati……
Sapete dirmi che cos’è?
Sono sicura che qualcuno che lo sa
c’è…



2

C’è un animaletto assai curioso
Pelosetto e dispettoso
Che apre la pianta del cacao
Ma non è quello che fa miao….
Poi si mangia la polpa assai gustosa
E i semi un po’ amari butta via senza posa….
Come si chiama questo animaletto?
Lo vedi allo zoo e nei cartoons
 E con le noccioline fa spesso
booms!!


3
Cioccolì cioccolà con un indovinello
Eccomi di nuovo qua
E’ un tipo di cioccolatino
Morbidino e marroncino
Con le nocciole è mescolato
E si scioglie subito in bocca
Quando è gustato…
Se vi dico di dov’è
Indovinate subito che cosa è…
---fa rima con canotto!!



Indovinato?
Ecco le soluzioni:

1-pianta di cacao
2-scimmietta
3-torrone



venerdì 8 giugno 2018

NON SOLO LIBRI!RICETTE GUSTOSE PER ALIMENTARE LA FANTASIA



Come ti organizzi nel tuo lavoro ?  Scrivi al computer? su un quadernetto magico?Di giorno o forse la notte ti porta ispirazione?
Mi chiedono spesso.Tipica domanda che si fa agli scrittori, questi strani esseri di cui non si riesce mai capire cosa fanno, quando lo fanno e come lo fanno
 " La mattina di solito mi occupo di promozione e dei progetti di comunicazione, qualche volta vado nelle scuole e poi nel pomeriggio scrivo per i libri e per il blog e sopratutto mi concentro per cercare ispirazione..."rispondo io.
 E poi: " Sapete qual'è la mia ricetta per raggiungere la concentrazione? Cucinare per la famiglia e gli amici.. ."

Nutrire la pancia per alimentare la fantasia.

E così cucino e mi invento le ricette, le rivisito, diciamo così, un pizzico di mia fantasia ce lo aggiungo sempre.Vado anche a periodi: i periodo di peperoni e melanzane in tutte le salse, i tempi di torte dolci e salate, timballi di pasta e risotti profumati allo zenzero...
Ora è il tempo dei gelati.Cremosi, nutrienti e assolutamente fantastici..

Ecco la ricetta del gelato alla castagna che ho appena preparato:
 4 uova solo tuorlo
250 latte intero
200 panna
300 gr di crema di castagne
100 gr zucchero grezzo
2 meringhe
 4 marron glacè sbriciolati
1 cucchiaio di rum
1 cucchiaio glucosio
 1 cucchiaino di fecola di patate

 Preparare una crema con i tuorli e lo zucchero ( io metto quello non raffinato, bisogna lavorarlo un pò di più con i tuorli) aggiungere poi le meringhe sbriciolate e la crema di marroni . Nel frattempo mettere sul fuoco il latte, panna e il glucosio, ( c'è chi mette il miele ma cambia il sapore, potete mettere il fruttosio che si trova in farmacia o in alcuni super mercati) il fuoco deve essere moderato e non deve raggiungere l'ebollizione, poi aggiungere la crema e continuare a mescolare piano piano a fuoco lento fino a che non è cremosa; io aggiungo anche un cucchiaino da caffè di fecola di patate. Fate raffreddare, aggiungete un cucchiaio di rum se vi piace, secondo me la rende più aromatica,e i marroni sbriciolati. Tenere in frigo 12 ore e poi mantecare con la gelatiera. Sopra il gelato potete guarnire con  noccioline sbriciolate e polvere di cacao.
 E' veramente deliziosa...aspetto i vostri commenti. Buon appetito!

lunedì 7 maggio 2018

BRICIOLE SU INTERNET: CHI E' IL POLLICINO CHE LE RACCOGLIE?


“Ciao Maria come sei bella, usciamo insieme?”. Sembra una conversazione romantica fra due innamorati, ma in realtà sono due adolescenti sconosciuti che parlano in rete. Si inizia così una chat , per gioco e  con semplice leggerezza si postano foto, si spargono briciole di vita personale nell’universo di internet, ma chi è il Pollicino che le raccoglie?
Talvolta, purtroppo sempre di più, l’identità reale nascosta nella apparente scena virtuale è quella di un orco che può molestare, perseguitare e  fare a  pezzi la personalità ancora fragile e in germoglio di un adolescente.
Internet è una piazza reale che ci apre al mondo, un utile strumento di conoscenza ma da gestire con cautela, direi anche con saggezza. Non pensiamo che quando i nostri ragazzi stanno chiusi nella loro camera davanti al computer, o al telefonino  siano al sicuro da ogni pericolo…Forse stanno aprendo la finestra ad un mondo sconosciuto che può arrivare fino alla molestia, alla vergogna, all’umiliazione condivisa ,e proprio per questo più bruciante. Le ferite dell’anima sono difficili da curare. Senza allarmismi ma con equilibrio stiamo vicino ai nostri figli adolescenti, hanno bisogno di noi e del nostro esempio. Anche per gli adulti Iphone e tablet sono una costante tentazione,da usare con cautela.
La stessa scuola incomincia ad intervenire con proposte di ascolto e formazione per i ragazzi ormai completamente connessi fra di loro con il filo invisibile e spesso indistruttibile dei social.
“ Non uscite con sconosciuti” era la raccomandazione dei  genitori di ieri…

 “Con chi stai chattando?” 

Oggi così cerchiamo di difendere i nostri piccoli dall’ingenuità dell’incontro in rete. 

Ma il vero pericolo, su cui riflettere, è anche la voglia di mostrarci a tutti i costi in un universo in cui tutto è amplificato e condiviso nell'apparenza.
Meditiamo, mamme , meditiamo...

giovedì 12 aprile 2018

SCHOOL VILLAGE A NAPOLI CON LA CITTA' DELLA SCIENZA

Innovation Village, la fiera annuale dedicata all’innovazione e alle nuove tecnologie, organizzata da Knowledge for Business presso la Mostra d’Oltremare di Napoli, quest'anno ha visto la partecipazione di oltre 5000 persone tra studenti, imprenditori e professionisti del settore. 

Nell'ambito di School Village, una interessante e colorata  mostra di progetti interattivi e inclusivi sul fil rouge della "diversità"è stata  promossa dalla città della Scienza di Napoli con la collaborazione dell'Università di Napoli Vanvitelli - Corso di Social Design e Science Design sul tema Comunicare attraverso le forme.


Progetti nati per rendere fruibili concetti complessi come quelli matematici con le scatole didattiche sulla matematica Maths Box a cura della Città della Scienza o a coinvolgere nella comunicazione soggetti speciaii e "diversi", gli ipovedenti e i bambini autistici come i progetti The Clew ,Co.Co Color, Sequency, Tab, Comunicolor- Do you want to talk?,  a cura dell'Università di Napoli Luigi Vanvitelli e varie associazioni del settore.


E poi la comunicazione a misura di bambino con Aedo,un libro per piccoli lettori  dai 7 ai 10 anni dotato di un dispositivo tecnologico interattivo.Consente di vivere un'esperienza narrativa attraverso le parole, i suoni, il paesaggio sonoro, e le luci. Stimola i sensi del fruitore con lo scopo di conoscere una parte del corpo umano attraverso AEDO.

Un progetto nato dalla collaborazione di Tania Falco, Carla Giusti Rosanna Veneziano, Carla Langella, la scrrittriceChiara PatarinoDario Casillo, CristianSommaiuolo, Città della Scienza, Università degli studi Luigi Vanvitelli, Dipartimento di Architettura e Design Industriale e Napolisoundscape.com.

Progetti vissuti anche emotivamente con la collaborazione delle associazioni di non vedenti e di genitori di bambini autistici che vivono sulla loro pelle le difficoltà e le asprezze nel quotidiano.Sogni spezzati e sogni da coltivare con la speranza e il rispetto delle differenze.

Sempre di più innovazione deve fa rima con attenzione alle diversità, alle sofferenze e alle problematiche dei soggetti meno fortunati e più deboli per rinnovare veramente schemi precostituiti e poco aperti.
O no? 

lunedì 12 febbraio 2018

IL VENTAGLIO SULLA PELLE


Un libro che si legge d'un fiato.
Isabel Blanco, detective e ballerina di flamenco ci conduce nel labirinto di un'indagine dove il rosso del sangue si mescola al rosso della passione.Una serie di omicidi sullo sfondo del mondo della danza sono l'occasione per scavare nell'animo di chi subisce violenza.
Donne violate.
Donne che hanno perso il profumo della speranza d'amore.
Lividi dentro e lividi fuori.
La morte che arriva in punta di piedi, a ritmo di danza.
Lo sa bene Isabel Blanco che insegna il flamenco in un centro di accoglienza per donne vittime di violenza.Non vi parlerò oltre della trama perchè vi  toglierei la sorpresa e i libri bisogna leggerli...

L'autrice Barbara Sarri, presidente del'Associazione Bambinosaraitu, coglie  un aspetto fondamentale. Attraverso la fiction , la lettura, il teatro si può attivare un coinvolgimento empatico e scuotere le coscienze.

Bisogna farlo.  
Bisogna attivare una riconversione partendo proprio dai bambini. Dalle scuole. Dai più piccoli fino agli studenti liceali non si deve pensare che la violenza sia la sola realtà e una qualità da coltivare. La gentilezza e il rispetto devono ritornare ad essere valori e non parole vuote che ballano nel deserto dei sentimenti.
Una rosa non un pugno.
E' questo il gesto d'amore per ogni donna.

martedì 30 gennaio 2018

UNICO INDIZIO UN CAFFE' SOSPESO- TERZA PARTE


Eccoci all'ultima puntata, da gustare con un caffè profumato:
...-
“ Un sospeso per me? cosi diceva quando entrava guardandosi intorno.
“ E poi ?” Erano tutti attenti.
“ Una pazienza infinita, ebbe quel ragazzo. D’altra parte non aveva altri indizi se non quel volto disegnato sul caffè .”
“ Ho provato  a cercarla su Facebook, ma niente, non sono riuscita a trovarla.. Ho solo la traccia del viso che hai fatto tu” mi diceva.
“Ritornerà?”  mi  chiedeva.
“ Sembrava quasi un’ossessione”
Col tempo siamo diventati amici e mi ha lasciato anche il suo numero di cellulare.
“ Chiamami se passa” mi diceva ogni volta.
“ Un giorno, ormai era passato quasi un anno, me la vedo davanti,  sorridente. Stava di nuovo in partenza per Ischia. Sembrava un sogno. Le raccontai tutto e le diedi anche il suo numero”
“ Romantico” disse lei  “ Un uomo così è strano in questi tempi. Lo chiamerò “.
“Qualche mese dopo sono venuti a trovarmi qui nel bar, volevano ringraziarmi per quell’incontro che aveva fatto sbocciare l’amore. Sospeso per tanto tempo ma che poi ha dato i suoi frutti.”
“Rossi come quelli della pianta di caffè” concluse il giovane poeta.
“ Mi ha ricordato la mia gioventù.”la donna aveva uno sguardo perduto nei ricordi.
“ Che bella storia. Tutto quello che ho sentito oggi mi è piaciuto” l’uomo con paglietta sorride.
“ Ho una proposta da farvi.  Potete aspettarmi un attimo?” Esce dal bar con il telefono in mano.
Il barista, il giovane e la donna si guardano con meraviglia e stupore.
“ Che succede?”
“Facciamoci un caffè, intanto. Offro io ” e il barista  riprende a canticchiare.
L’uomo con paglietta rientra nel bar. Ora ha un’aria seria e autorevole.
“Sapete sono un regista . Americano e  innamorato dell’Italia. I miei parenti sono napoletani. Sono qui appunto per girare un film. Ma il mio attore principale, quello che avevo scelto e con cui avevo appuntamento questa mattina mi ha dato buca. Il suo agente mi dice che è già impegnato. Damn, il film per ora salta, è sospeso…Partirà fra qualche mese.”
 “Ma mi avete dato un’idea per una nuova sceneggiatura. La storia che avete raccontato, l’atmosfera di questo bar mi piace, voglio farne un film”
“ Che ne dite se vi ingaggio tutti? Sarà  una piccola parte ma è sempre un inizio…”
“  Ueeee..Siamo  su Scherzi a parte ?”Il barista  ama scherzare.
Poi un sorriso corale appare sul viso di tutti.
“E’ la magia del caffè sospeso.Ve lo avevo detto. ..”commenta il giovane uomo.

Testo a cura di Chiara Patarino
www.chiarapatarino.it





martedì 23 gennaio 2018

UNICO INDIZIO:UN CAFFE' SOSPESO PARTE SECONDA

Eccoci alla seconda parte del nostro racconto, leggetelo sorseggiando un caffè, l'aroma vi darà energia e un pò di magia...

 E’ un’ anima inebriante e misteriosa” interviene la donna che si avvicina al banco
“ E quando è donato ti regala una finestra di sole”.
“ Sei un poeta” l’uomo lo guarda con interesse.
“ E che ne dice il barista?  E’ certamente un esperto…” Ora si rivolge al banco.
“Io con il caffè dipingo...” e si avvicina con un cappuccino da una  mano e un caffè dall’altra..
“ O’vero?” esclama la donna
Il barista, un uomo di mezza età con un bel paio di baffi, prende un sottile pennello e lo intinge nel caffè. Poi prende il latte e la schiuma del cappuccino come base del suo quadretto e incomincia a fare un piccolo ritratto. In pochi minuti ha dipinto l’uomo con la paglietta.
“ Wonderful. Sei un vero artista”. L’uomo con paglietta è sempre più sorpreso. Piacevolmente sorpreso.
Il barista è in vena di confidenza. Si avvicina ai clienti.
“Lo sapete che con questi  disegni ho fatto nascere un amore?”
 “  E come?” L’uomo con paglietta  è sempre più curioso.
“ Sapete: ogni volta che veniva offerto un caffè  guardavo bene il volto di chi lo donava. E’ un’anima gentile, pensavo. Merita riconoscenza. E così quando qualcuno mi chiedeva se c’era un “sospeso” disegnavo il viso di chi lo aveva offerto  sul caffè regalato, aggiungendo un velo d latte….Era un indizio per chi lo riceveva…”
“ Anche tu hai una bella anima” la donna lo guardò sorridendo.
“ Un giorno entra una ragazza e lascia un sospeso. Carina, sottile, capelli neri e lentiggini, una ventata d’aria fresca.”
“ Sto andando a Ischia” mi confida “ e sono così felice! Vorrei che qualcun altro sia felice come me oggi ”
“Come faccio sempre  ho disegnato il suo viso su un caffè ed è piaciuto così tanto a un giovanotto lì presente che incominciò a frequentare il bar sperando di incontrarla.

Continua...

sabato 20 gennaio 2018

UNICO INDIZIO:UN CAFFE' SOSPESO

Eccoci con un racconto a puntate,profumato come il caffè a Napoli...

Una mattina d’agosto  a Napoli. La città di mare è semideserta, in giro solo qualche turista e la musica del canto dei gabbiani.
Un uomo vestito in lino bianco e  paglietta entra in un bar che si affaccia sul porto. Il barista lo guarda entrare e i suoi occhi si rivolgono verso i piedi dell’uomo che indossa un paio di infradito bianchi.
 Un particolare bizzarro  che contrasta con la sua eleganza.
“Un caffè” chiede l’uomo appoggiandosi al banco mentre si guarda in giro. Ha un leggero accento straniero.
Poi si siede ad un tavolino sorseggiando la bevanda.
“ Ho un appuntamento” spiega al barista.
Nella sala in un angolo una donna anziana gioca con un mazzo di carte. Sono tarocchi.
“Il matto!” esclama la donna sollevando una carta.
L’uomo intanto continua a sorseggiare il caffè, pensieroso. Dondola i piedi e gioca con gli infradito.
Poi riceve una telefonata: “ E’ tutto sospeso ?’” Esclama sorpreso. Esce dal bar improvvisamente, senza neanche pagare il caffè .Il barista fa un cenno con la mano.
“Signore, il caffè”-! Ma non riesce a fermarlo.
La donna intanto si avvicina alla tazzina e la scruta con interesse.
La copre con il piattino e poi la capovolge sul tavolo, ruotandola per tre volte con la mano sinistra, in senso orario. Poi lascia riposare il tutto e rigira la tazzina. Guarda all’interno i fondi del caffè.
“ Mmm, sembra  una specie di arco “ riflette a voce alta “ novità in arrivo.”
Si allontana dal tavolino e ritorna al suo posto, canticchiando “Ah che bell’ò caffè solo a Napoli o’ sanno fa”.
Il barista fischietta anche lui, c’è un’aria di allegria festosa.
Intanto un giovane uomo di circa venti anni entra nel bar e dice con entusiasmo:
“Buongiorno a tutti. Un caffè per me, caldo e con un po’ di schiumetta.”
“ E ne offro  uno. Voglio iniziare con un dono, per rendere la giornata speciale”
“Un sospeso per il prossimo cliente” il giovane  paga subito, incominciando a sorseggiare il caffè.
Dopo poco rientra l’uomo con paglietta.
La donna nell’angolo sussurra….
“L’avevo detto…novità in arrivo”.
“ Mi scusi per il caffè che non ho pagato prima , c’è stato un inconveniente improvviso” dice.
“E’ offerto”  risponde il barista e indica il giovane che alza una tazzina a mò di saluto.
“ Come mai? Non ci conosciamo….”
“E’ un sospeso:festeggiamo  insieme l’anima del caffè” esclama lui con enfasi.
“L’anima del caffè. E com’è ?” L’uomo con paglietta è perplesso.
“ E’ un’ anima inebriante e misteriosa” interviene la donna che si avvicina al bancone.
“ Per me è un’anima piena di energia, come quando ti tuffi nel mare e ogni  preoccupazione scivola via….”

“ E’ magia, è profumo, è musica del gusto…” continua il ragazzo socchiudendo gli occhi...

continua